Vacanze di Pasqua in Calabria, le migliori idee per il 2024

Stai cercando di progettare le tue prossime vacanze di Pasqua in Calabria ma non hai ancora deciso dove andare? Effettivamente, con così tante opportunità di viaggio che la regione può garantirti, non è facile decidere quale possa essere la destinazione preferita. Proprio per permetterti di avere le idee un po’ più chiare, e fornirti qualche interessante spunto vacanziero, di seguito abbiamo riepilogato alcune delle città da visitare nelle prossime settimane.

Civita

Cominciamo da Civita, piccolo borgo tra le gole del Raganello. Si tratta di un viaggio consigliato soprattutto a chi vuole rivivere le tradizioni e le usanze di un tempo, che qui si sono conservate in modo ideale, nel rispetto delle generazioni che hanno abitato il territorio. In occasione della Pasqua, il borgo di Civita organizza la rievocazione delle Valljie, istituite nel 1467, quando i turchi furono sconfitti: si tratta di danze popolari in cui i danzatori, vestiti con abiti tradizionali, ripercorrono le vie del borgo recitando canti e rapsodie, e creando una iconica catena umana con i fazzoletti colorati. Tradizione vuole che i danzatori si stringano tra di loro in un cerchio fino a bloccare qualche passate e questi, per liberarsi, dovrà offrire loro qualcosa di simbolico in cambio.

Vibo Valentia

Un’altra testimonianza di tradizioni culturali e religiose della Pasqua calabrese è la Desolata di Vibo Valentia, una processione che si svolge nella settimana santa, nella notte del Venerdì Santo. In questa occasione la statua della Madonna Desolata (di qui, il nome della celebrazione) viene portata a spalla dai fedeli rievocando il suo cammino per le vie del centro storico alla ricerca della tomba del figlio. Tra le altre celebrazioni religiose organizzate in zona c’è poi la processione dell’Affruntata, nella domenica di Pasqua, con la statua di Gesù Risorto che viene trasportata a spalla dai fedeli in modo tale che possa incontrare la Madonna.

Mammola

Un’altra processione che vale la pena divedere è quella del Venerdì Santo di Mammola, una celebrazione molto sentita dai fedeli che vi prendono parte, che seguono in processione il Cristo morto, trasportato a spalla e seguito dalla Madonna Addolorata. Il rito si celebra percorrendo una strada in salita piuttosto ripida, con la processione che si completa quando la statua del Cristo Morto raggiunge il punto più alto del borgo, che rappresenta idealmente il Monte Calvario. Un’occasione per gustare una pietanza tipica del posto, lo stocco alla mammolese.

Novera Terinese

Altro appuntamento che consigliamo di segnare in calendario la manifestazione dei Vattienti a Nocera Terinese, un appuntamento tra i più incantevoli e affascinanti della tradizione pasquale in Calabria.

Il centro storico della città viene interessato dai lamenti dei Vattienti, impersonificati dai fedeli devoti che nella notte tra il venerdì Santo e il sabato girano per le vie del centro storico portando sulla spalla la Madonna dell’Addolorata. Altri devoti, vestiti con una camicia rossa e con le gambe nude, si flagellano invece con i cardi, cordicelle con 13 pezzi di vetro tagliente, incastonati in tappi di sughero.

Così facendo i devoti si procurano delle ferite doloranti e sanguinanti, il cui sangue viene raccolto con una spugna e versato poi ai piedi della Madonna dell’Addolorata.

Catanzaro

Chiudiamo infine con la processione della Naca, che si svolge nel centro storico di Catanzaro. La processione deve il suo nome dalla Naca (dal greco “culla”), trasportata per le vie del centro cittadino per realizzare un rito sacro della Pasqua calabrese molto suggestivo e particolarmente sentito e partecipato dai locali. Sono sempre di più, però, i turisti che scelgono di ammirare questo rito, unendo così la possibilità di apprezzare questa celebrazione così storica con il piacere di trascorrere qualche vacanza in una delle aree più belle della regione.