La Pinacoteca Civica di Reggio Calabria

La Pinacoteca Civica di Reggio Calabria si trova presso l’antico edificio del Teatro Cilea

La Pinacoteca Civica conserva una prestigiosa raccolta di opere pittoriche e sculture di estremo interesse, di artisti prevalentemente meridionali, che sono state acquisite grazie a lasciti, donazioni oppure comprati nel tempo.

Ma facciamo un passo indietro e diamo alcune note storiche di quella che è la sede della Pinacoteca Civica di Reggio: il Teatro Cilea.

Demolito dal sisma nel 1908, il Teatro venne ricostruito in Corso Garibaldi, dal 1913, ma a causa di vicende connesse alla prima guerra mondiale, fu inaugurato solo nel tardo 1931 e destinato ad una storia che lo ha visto nel tempo, chiuso per molti anni. In seguito, dopo una lunga chiusura per restauro, fu riaperto nel febbraio 1964 ed dedicato al noto compositore Francesco Cilea; ma successivamente ripresero i lavori di ristrutturazione, che lo videro riaprire definitivamente nell’anno 2003.

Cosa vedere alla Pinacoteca Civica

Il museo artistico occupa il primo piano dell’edificio ove ospita dipinti su tavola e tela, sculture in marmo e disegni, ed è articolato in sale espositive ricavate con pannelli divisori, divisi in sezioni, tra cui di pregio è il salone centrale, impreziosito da decori in stucco e pregevoli lampadari.

Di quella che è la quadreria originaria, facevano parte le celebri tavole di Antonello da Messina, che mostra “l’Apparizione ad Abramo degli Angeli e S.Girolamo in Penitenza”, acquistate nel 1882 dalla famiglia Rota, ad unicum nella regione, per la produzione del noto artista siciliano.

Il percorso espositivo si svolge secondo un ordine cronologico, ed è composto per il XVI secolo, da un gruppo di dipinti di piccolo formato, di devozione privata, che mostrano nella Reggio dell’epoca, una cultura artistica eterogenea, impermeata da influenze venete e meridionali, oltre che da stili bizantineggianti.

L’intrecciarsi dei linguaggi nel ‘600 meridionale, misti tra caravaggismo e naturalismo, è testimoniato poi dal notevole numero di dipinti della scuola napoletana di soggetto religioso e profano, tra cui l’attraente “Giuditta e Oloferne”, il “crudo Martirio” di S.Bartolomeo, il “Cristo e l’ adultera” di Luca Giordano. Di notevole pregio anche le 250 opere che provengono da Palazzo S.Giorgio datate tra il 1800 ed i primi anni del ‘900.

Tra i pittori calabresi meritano nota: Raffaele Ursini, Vincenzo Cannizzaro, Annunziato Vitrioli, Vincenzo Jerace, Enrico Salfi, giusto per citarne alcuni. Invece, tra quelli non calabresi: Giovanni Brancaccio, Renato Guttuso, Beppe Guzzi, Giovanni Omiccioli, Manlio Gianrizzo ed altri.

Di particolare rilievo il dipinto del Cavaliere Calabrese Mattia Preti, una grande tela di 216 cm x 231 cm del 1656, raffigurante il Ritorno del “Figlio prodigo”, acquistato nel 1972 dal Ministero per la Pubblica Istruzione di Reggio Calabria, la cui iconografia si incentra sull’abbraccio fra padre e figlio, che celebra il perdono ed il pentimento.

Nella sala dedicata al ‘700, posto d’ onore spetta invece al pittore reggino Vincenzo Cannizzaro, il cui percorso formativo presso F.De Mura è celebrato nelle opere qui esposte.

L’ordinamento cronologico dell’esposizione si accompagna poi nelle sale ad esigenze di tematismo, per cui sono state create mini-sezioni sul paesaggio e la natura morta, molto apprezzati dal collezionismo borghese dell’800. Qui sono esposti un gruppo di 4 nature morte, di cui 3 attribuibili a Lorenzo De Caro, abile specialista del genere, ed un gruppo di 5 paesaggi, tra cui una suggestiva marina del Manglard.

Le opere degli artisti calabresi alla Pinacoteca Civica

Dal tono ben più calabrese è invece la sala dell’800 che vanta dipinti e sculture dei maestri calabresi. La saletta della ritrattistica mostra intense fisionomie degli uomini che illustrarono il Risorgimento della città da Spanò Bolani a Stefano Romeo, a Demetrio Salazar, mentre nella sala dedicata al paesaggio, accanto alle vedute di I.Lavagna Fieschi, ci sono due capolavori di Giuseppe Benassai, “la Quiete” ed “Aspromont”e, donati dall’artista al comune.

Il clima culturale ed artistico di Reggio Calabria, nel primo trentennio del ‘900 è documentato nella Pinacoteca da un folto numero di dipinti e sculture, esposte alle Biennali d’ Arte, promosse da Alfonso Frangipane ed acquistate dall’Amministrazione del Comune, per l’ arredo del Palazzo di Città.

Tra gli artisti calabresi autori delle sculture, meritano nota: Giuseppe Jerace, Saverio Gatto, e ancora, Concesso Barca, Pasquale Panetta e Nino Zucco. Tra queste, di pregio la splendida Nosside di Francesco Jerace, che fu esposta alla Biennale d’ Arte, i dipinti di Enrico Salfi, di Rubens Santoro, di Francesco Raffaele, di Vincenzo Jerace, e ancora, le sculture di Saverio Gatto e di Emilio Caputo, artisti calabresi la cui presenza impreziosisce la raccolta cittadina, facendone un’interessante testimonianza.

Orario per visitare la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria

Aperto da martedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle 13.30,e dalle ore 14.30 alle 19.00, con ultimo ingresso alle ore 18.40. Corso Garibaldi, all’angolo con Via Osanna, al numero civico 6. Per avere qualsiasi informazione, chiamare il numero 0965/324822.