Il Castello Aragonese: la splendida fortezza di Reggio Calabria

Il Castello Aragonese è la principale fortificazione di Reggio Calabria

Sorge nell’omonima piazza Castello, tra Via Aschenez e Via Possidonea, e a dispetto del nome con cui è conosciuto, ossia “Aragonese”, vanta origini ben più antiche, come dimostrano le tracce di fortificazione in questa zona della città. Un tempo la collina dove era situato il Castello Aragonese, era strategica per la tutela del sistema delle mura, successivamente però, nel periodo ellenistico, con l’allargamento della città verso il mare, le mura dalla collina giunsero fino al porto, come dimostra l’angolo della cinta ancora oggi conservato nel sito archeologico delle “Mura greche”, sul Lungomare Falcomatà.

In epoca romana poi, il forte fu per un periodo abbandonato a se stesso, per essere poi ricostruito sotto l’imperatore Giustiniano I, che riscattò la città di Reggio Calabria dai barbari, nel corso della guerra tra Goti e Bizantini, come dimostrano alcuni documenti storici, che parlano di un vero e proprio castello, già dall’anno 536.
Nel 1059 la fortezza passò quindi dalle mani dei Greci ai Normanni, e ancora, nel 1266 a Carlo I d’Angiò. Passaggi, che sin dall’epoca dei Normanni, videro il Castello modificato ed ampliato in più riprese, fino ad un vero e proprio restauro nel 1327, dopo le numerose guerre tra Angioini ed Aragonesi, alle quali successe una fortificazione nel 1381 ad opera della regina Giovanna I.

Restauri e fortificazioni del Castello Aragonese

Sotto Ferdinando I di Aragona nel 1458, furono sostanziali con la costruzione di ben due torri merlate e di un fossato, sotto la direzione dei lavori di Baccio Pontelli, famoso architetto e discepolo di Giorgio Martini. Nel 1539 quindi, Pietro da Toledo aumentò invece la capacità interna della fortezza, onde poter rifugiare e salvare quasi 1.000 reggini dalle invasioni dei Turchi; periodo, nel corso del quale, il Castello fu usato anche come prigione. Per il resto, l’aspetto della fortezza, rimase pressoché inalterata fino al 1869, quando fu decisa una sua riconversione in caserma, con opere e lavori, che ne comportarono importanti modifiche interne. Accadde però, che dopo l’unità d’Italia, nel 1874 scoppiarono vere e proprie diatribe, tra chi voleva persino far demolire il Castello, onde eliminare in tal modo anche l’ultima testimonianza del dominio spagnolo, e chi invece per contro, voleva impedirne la demolizione, in quanto il maniero rappresentava un monumento storico, di tutte le antiche ed importanti memorie, del tempo passato.

Più tardi però, il maniero fu pesantemente danneggiato dal terremoto del 1908, ed in parte anche demolito per motivi territoriali, onde far congiungere Via Aschenez e Via Cimino, ma venne preservata la parte più antica e significativa del bastione, ossia, quella con le due torri aragonesi. Solo 30 anni fa infine, nel 1986, a causa di inadeguati lavori di restauro, crollò purtroppo un’altra parte del castello.

Ai giorni nostri, dopo la realizzazione di importanti lavori di restauro, che si sono conclusi con successo nell’anno 2000, il Castello Aragonese, si presenta ai visitatori in tutta la sua bellezza, proponendosi quale meravigliosa sede, di periodiche esposizioni, mostre d’arte e di fotografia.

Orario per visitare Il Castello Aragonese

E’ aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle ore 9:00 alle ore 13:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:30.

Ad accogliere tutti i visitatori sono presenti nel Castello Aragonese gli studenti dell’ ITE “R.Piria” di Reggio Calabria, le hostess e le guide turistiche, all’interno del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, che si offrono di accompagnare i visitatori alla scoperta del Castello Aragonese.