Pentedattilo borgo abbandonato

pentedattiloPuò una sola mano contenere una città? Dal greco “pentadaktylos” cioè “5 dita”, Pentedattilo, l’ antico borgo abbandonato è raccolto nel palmo di una grande mano di pietra, le cui 5 dita richiamate nel suo stesso nome, sono date dalla forma del Monte Calvario nell’ Area Grecanica, che lo sovrasta e lo protegge.

Un luogo dal fascino indescrivibile Pentedattilo, la cui storia risale ancora ad alcuni secoli prima di Cristo ed ai tempi degli antichi coloni greci, motivo per cui le vie e le case di questa antica “mano”, portano oggi i segni di questa lunga storia. Una storia che ha visto Pentedattilo essere un luogo strategico in età greco-romana, per poi spopolarsi lentamente fino ad essere completamente abbandonato verso gli anni ’60 del secolo scorso, dopo aver subito peraltro terremoti e dominazioni varie.

Una storia che dai primi anni ’90 ha visto l’ antico borgo abbandonato di Pentedattilo rinascere, fino ad essere oggi un punto di interesse per viaggiatori e turisti, grazie all’opera di alcune associazioni, che hanno portato avanti un’importante opera di recupero e valorizzazione dei luoghi e delle tradizioni, ad iniziare dal “Parco Multitematico di Pentedattilo”. Un progetto di rinascita dell’ antico borgo abbandonato di Pentedattilo, che ha attirato anche l’interesse della Comunità Europea, che col progetto “Borghi solidali” ha consentito il recupero e la ristrutturazione di alcune case, vie, Chiese ed oggetti caratteristici delle tradizioni popolari e contadine dell’area, onde valorizzare questo prezioso patrimonio culturale, coinvolgendo peraltro le comunità locali in iniziative di accoglienza culturale, solidale ed ambientale.

Un progetto grazie al quale ancora oggi camminare per le vie di questo presepe intagliato nella roccia, respirando quel velo di mistero che da sempre pervade Pentedattilo, le cui piccole ed antiche abitazioni, oggi risistemate, sono sede di artigiani e/o di negozietti di souvenir. E proprio in un tour di Pentedattilo, assolutamente da visitare la Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, col suo campanile antico, e la Chiesa della Candelora, senza dimenticare il micro Museo delle Tradizioni Popolari, ove ammirare oggetti e materiali tipici della tradizione contadina e dove sfogliare testi di interesse bibliografico, per studi e approfondimenti tematici. Ma è proprio fra i ruderi del castello, ove si respirano davvero la storia e le leggenda di Pentedattilo, grazie anche alle rievocazioni, ad iniziare da quella dei Marchesi degli Alberti, protagonisti di una notte violenta, finita in strage nella Pasqua del 1686, per motivazioni sentimentali!

Insomma una meta che merita davvero di essere visitata, per cui, a quando la partenza per la mano di pietra di Pentedattilo, questo antico ed affascinante borgo?