Ci sono spiagge come Punta Pellaro dove grazie alla presenza costante del vento è possibile praticare windsurf in ogni periodo dell’anno
Il windsurf non è tra gli sport più popolari del nostro paese, ma ciò non toglie che non sia marginalmente seguito, principalmente, per la scarica di adrenalina che proviene dalla sua osservazione oltre che pratica.
Come per ogni sport, anche la pratica del windsurf ha bisogno di una preparazione fisica e mentale, oltre che di una cultura tecnica; chi si accinge a praticare windsurf a Punta Pellaro, una delle zone più esclusive d’ Italia, deve almeno sapere la parte tecnica di tale sport, che si riassume molto genericamente in una tavola da surf sulla quale collocare una vela, creando così l’ attrezzatura perfetta per cavalcare anche la più grande delle onde. Ma vediamo nei dettagli le caratteristiche tecniche di una tavola da windsurf.
La parte inferiore è definita dalla tavola da surf, avente sulla sua superficie visibile, degli straps nel quale infilare i piedi, mentre quella che finisce in acqua è contraddistinta solitamente da una pinna, ma c’è anche la possibilità di aggiungere una deriva mobile, che occuperà la zona centrale della tavola. Inoltre, la tavola è provvista di un giunto universale, chiamato anche gommino, che tiene ben fissato l’albero che sostiene la vela, che a sua volta è tenuta bella tesa da diverse strutture chiamate stecche, e quella all’estremità più alta, penna.
Lo strumento che permette a chi pratica windsurf di cambiare a proprio piacimento l’orientamento della vela è il boma, che si trova al centro della vela ed è legata all’albero con uno snodo, che nel gergo nautico, prende il nome di trozza. Tutti gli elementi descritti sono presenti sul mercato in materiali diversi, che inevitabilmente ne fanno cambiare il valore economico. Se si è alle prime armi si consiglia sempre di acquistare quelli un pochino più economici, realizzati in plastica, e successivamente passare a quelle in carbonio.
Una volta pronta tutta l’attrezzatura non resta che montarla ed entrare in acqua. Montare la vela, che nel gergo proprio si definisce con il verbo armare, non è tanto semplice, ed è per questo che le prime volte è sempre bene farsi seguire da un esperto. Perché se non si infila bene l’ albero nella vela, non si inserisce bene il boma e si posiziona bene l’albero alla tavola, si rischia non solo di non prendere quota con il vento, ma anche di cadere e farsi molto male.