Serra San Bruno

Serra San Bruno è un comune della provincia di Vibo Valentia di circa 6.600 abitanti

Si tratta di un centro che vanta una storia assai interessante, legata principalmente alla religione cattolica. La città nasce sostanzialmente come agglomerato di abitazioni che ospitavano gli operai impiegati presso la certosa di Santo Stefano e l’eremo di Santa Maria. Le terre sulle quali sono sorte le fondazioni monastiche, sono state ottenuto proprio da San Bruno in persona dal conte normanno Ruggero d’Altavilla. Da lì in poi, la presenza della Certosa influenzerà in maniera determinante per lo sviluppo anche architettonico del centro abitato di Serra.

Serra San Bruno è stata distrutta assieme alla Certosa dal terremoto del 1783: dopo questa calamità naturale, il centro storico fu ribattezzato “Terra Vecchia”, mentre il nuovo centro abitato divenne il cosiddetto Spinetto, che prese il nome proprio dal fatto che sorse in una zona ricca di spine e sterpaglie. La ricostruzione di Serra avvenne senza problemi, poiché la zona era ricca di materie prime, come legno, granito e ferro, che servirono anche per realizzare le tante opere d’arte che decorano la città.

Risale al 1694 il completamento della Chiesa dell’Assunta di Terravecchia, mentre dopo il terremoto fu eretta l’Assunta di Spinetto, disegnata dal poeta scalpellino Mastro Bruno Pelaggi. Al 1721 risale invece la costruzione della Chiesa dell’Addolorata, considerata la chiesa più bella di tutta la regione Calabria. Realizzata in arte barocca, per la popolazione locale è “la bomboniera” per via della sua maestosa eleganza. Dopo essere stata per tanti anni devota a San Biagio quale patrono della città, il titolo passò in epoca più recente proprio San Bruno, per via dell’immane lavoro svolto non solo a livello religioso.

Nel 1935, la città di Serra fu messa in ginocchio da un’alluvione che causò diversi morti e la perdita anche di beni preziosi. In alcune zone del centro abitato, quelle più basse, il livello dell’acqua raggiunse addirittura i 2,5 metri di altezza. Il livello dell’acqua è tuttora indicato all’ingresso della Chiesa Matrice con una targa.Tra le attrattive di Serra, ci sono innanzitutto le bellezze naturali: il territorio del centro vibonese è ricco di faggi, castagni e abeti bianchi. Il manto forestale è molto fitto e ricco di piante secolari. Particolarmente affascinanti sono le abetine del grande Bosco di Archiforo, e quelle del Bosco di Santa Maria.

Il territorio boschivo fa parte del Parco Naturale Regionale delle Serre ed è attraversato dal “Sentiero Frassati”. Meta di molti turisti in qualunque stagione dell’anno soprattutto per la Certosa, per tanti anni, la stessa fu al centro di un curioso aneddoto. Qualcuno mise in giro la voce secondo la quale il pilota che sganciò la bomba su Hiroshima decise di trascorrere il resto della sua vita proprio nella Certosa di Serra, ma la notizia è stata smentita più volte negli ultimi anni.

Tra i luoghi di interesse di Serra, da non perdere la località Rosarella, presso la quale vi è un suggestivo e affascinante laghetto.