Come era ampiamente lecito attendersi, il ponte pasquale (quest’anno caduto particolarmente in anticipo sul calendario) ha premiato il turismo calabrese permettendo agli operatori di poter celebrare un folto numero di arrivi all’interno dei confini regionali.
Non solo: come da tradizione, sono stati tantissimi i calabresi che hanno scelto di organizzare delle gite fuori porta per le vacanze pasquali, preferendo però rimanere sul territorio locale, e cogliendo così l’occasione per scoprire o riscoprire alcuni angoli finora trascurati. Un mix di determinanti che ha celebrato un incoraggiante inizio di aprile per il turismo calabrese, e che permette di guardare con ancora maggiore fiducia alla bella stagione in avvicinamento.
Favorite dal sole e dalle temperature finalmente in linea con quelle della stagione, i calabresi hanno dunque trascorso alcune ore o alcuni giorni in compagnia dei propri cari nelle principali località turistiche, mai così affollate dallo scorso anno. E se è vero che sulla Sila è ancora presente un po’ di neve (quanto basta per potersi godere le ultime sciate della stagione) è anche vero che boschi e prati sono diventati le mete più ambite da parte di chi ha scelto di organizzare il classico picnic del Lunedì dell’Angelo, la Pasquetta.
Ulteriormente, stando a quanto affermano i primi riscontri da parte degli operatori, sono state soddisfacenti anche le presenze in agriturismi e ristoranti, così come nutriti sono stati gli ingressi presso i musei e le altre strutture di condivisione culturale: molti calabresi hanno infatti approfittato della loro apertura festiva per poter organizzare una Pasquetta all’insegna dell’arte e della storia. Buone notizie anche sul fronte della viabilità: nonostante i nutriti spostamenti fuori città, non sono stati determinati particolari disagi alla circolazione.
Insomma, con un panorama che è andato a completarsi in maniera così rosea, gli operatori aspettano ora con impazienza il prosieguo della stagione primaverile e, soprattutto, l’arrivo della stagione estiva, in grado di rappresentare il tradizionale picco negli arrivi turistici nazionali e internazionali nella regione, con un 2018 che si candida ad essere un anno record per l’attrattività vacanziera del territorio.