Il fascino di Amantea, meta turistica imperdibile

Oltre a rappresentare una delle perle calabresi per il turismo, Amantea vanta una storia che pochi altri comuni d’Italia possono eguagliare, legata principalmente al Medioevo

A quei tempi, infatti, faceva parte del territorio amanteano anche l’attuale Belmonte Calabro e le sue frazioni. La giurisdizione di Amantea sul castello di Belmonte, decadde proprio con la fondazione del castello stesso, avvenuta nel 1270 per ordine diretto di Carlo I d’Angiò, che volle così punire una sorta di ribellione da parte degli abitanti di Amantea.

Nel 1345 la Comunità di Amantea fece ricorso affinché la regina Giovanna I di Napoli intervenisse nei confronti di Pietro Salvacossa, che si era a sua volta impossessato di alcuni territori amanteani. A quel punto, la regina intervenne in prima persona e con un decreto del 27 maggio delimitò i confini di Amantea. Per la divisione “de iure” tra i territori di Belmonte e Amantea, però, si dovette attendere fino al 1811, durante l’età napoleonica. Nel 1937, la storia dei confini di concluse definitivamente con San Pietro in Amantea che ottenne l’autonomia amministrativa che conserva ancora oggi.

I segni di questo background storico, si possono apprezzare anche oggi, poiché la moderna Amantea è una città che consigliamo di visitare in ogni stagione, non solo durante l’estate. È la destinazione ideale per giovani, gruppi e famiglie, definita non a caso “la città dalle due anime”, proprio per questa coniugazione perfetta tra la storia, prevalentemente medievale, e la modernità piena di vitalità e giovinezza. Per gli amanti della storia, potranno apprezzare, in cima alla collina che sovrasta l’attuale borgo, le rovine del castello medievale, che comprendono una torre di avvistamento e le mura di cinta.

Da visitare sicuramente anche il monastero di San Bernardino da Siena, costruzione interamente restaurata e che rappresenta un esempio affascinante di chiesa romanica, per giunta annoverata tra i “monumenti nazionali”. Suggestivi anche i ruderi della Chiesa di San Francesco, che dopo il restauro è tornata almeno in alcuni scorsi, agli antichi fasti.

Il borgo marinaro è ravvivato dal porticciolo, dal quale partono soprattutto nel periodo estivo le navi da crociera per le Isole Eolie, di cui spesso al tramonto se ne intravede uno scorcio. Frequenti le sagre e le iniziative popolari che hanno lo scopo di mantenere vive le tradizioni, anche a livello gastronomico.

Foto di Brunella Iannuzzi – Amantea il Parco della Grotta