Come organizzare un bel viaggio storico-culturale in Calabria?
Il patrimonio culturale calabrese propone ai suoi più attenti visitatori un’interessante rete di parchi, musei e siti archeologici di sicuro valore, in grado di affascinare i turisti che desiderano cogliere una porzione del forte contributo che i popoli mediterranei, in epoche diverse, hanno avuto modo di fornire a questo meraviglioso territorio.
Qualche giorno fa, è il quotidiano La Repubblica ha consigliato di pianificare il proprio personalissimo percorso dal Parco archeologico di Sibari, al cui interno sarà possibile apprezzare i resti stratificati di tre città antiche come la Sybaris arcaica, la Thourioi ricostruita dagli ateniesi nel corso del V secolo a.C., e la romana Copia.
Per il momento, gli scavi compiuti hanno portato alla luce i resti della città romana, e in particolar modo alcune strutture come un edificio termale, una torre circolare che serviva a riparare le imbarcazioni, un teatro, una grande villa urbana e una domus con splendida pavimentazione a mosaico.
Dal Parco in questione al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide il passo è – in tutti i sensi – breve: qui infatti sono riportati i reperti trovati durante gli scavi nella stessa zona di sibari, come il Toro Cozzante di Thourioi, in bronzo, risalente al V secolo.
Altra tappa potrebbe essere gradevolmente rappresentata dal Parco Archeologico di Capo Colonna, a pochi chilometri da Crotone: qui è possibile ammirare i resti del grande Heraion Lakinion, una delle aree sacre più importanti di tutto il bacino mediterraneo.
Spingendosi più a sud è invece possibile rilevare il Parco Archeologico di Scolacium, che custodisce i resti della città greca di Scyllaceum, fondata – secondo la leggenda classica – da Ulisse. La città è diventata territorio romano dopo la guerra con Annibale, e conserva ancora il foro, contraddistinto da una pavimentazione praticamente unica in tutto il mondo romano, la curia, il cesareum, il capitolium e il teatro, posto su una collina naturale dalla quale si può scorgere il mare, e che in origine ospitava fino a 3.500 persone.
Ancora più a sud il percorso consigliato permette di arrivare a Monasterace Marina, dove si trovano i resti dell’antica Kaulon, una colonia della Magna Grecia, conosciuta per essere – probabilmente – una delle prime città a coniare monete in argento. Dal centro abitato che si affaccia al mare, si possono ammirare i resti di un importante tempio dorico, di un grande altare e di alcune abitazioni civili.
L’elenco delle principali attrattive archeologiche prosegue poi con il Parco Archeologico di Locri Epizefiri, situato a pochi chilometri dal centro abitato di Locri, e contenente delle importanti testimonianze dell’età del bronzo e del ferro. Vi è poi il Parco Archeologico San Pasquale di Bova Marina, o Parco Archeoderi, dove poter toccare con mano una delle più importanti testimonianze sulla convivenza di diverse culture passate: gli scavi hanno infatti portato alla luce quel che rimane di un’antichissima sinagoga ebraica.