L’innovazione tecnologica arriva dalla Calabria

Quando si pensa a innovazione, tecnologia, informatica e futuro vengono sempre in mente i grattacieli di Milano, i laboratori politecnici di Torino. Al massimo il dinamismo internazionale di Roma. Raramente la mente viaggia più a sud, perché è troppo radicato ancora lo stereotipo del Meridione “palla al piede” dello sviluppo.

Invece il Meridione pare stia cominciando a guidare il vento del cambiamento. Lo dimostra Napoli ogni giorno, Palermo subito dopo. E lo dimostra il genio della Calabria nei settori più innovativi. Energie pulite, nuove tecniche agricole e adesso anche l’innovazione tecnologica. Il futuro, molto presto, avrà lo “skyline” di Reggio Calabria o di Catanzaro. E nessuno se ne stupirà.

Innovazione armonica a Catanzaro

La Calabria si propone come nuova sede di idee nuove, fresche, dinamiche. Lo fa con la tecnologia e con il digitale ma anche con il cambiamento sociale. Un’azienda che lo dimostra è la Entopan di Francesco Cicione.  Una lunga gavetta durata quasi vent’anni e poi l’idea brillante. Ha coinvolto grandi gruppi come Ferraro e Azimut, come Versace. Ha arruolato esperti e universitari ed ecco che a Catanzaro prende vita Harmonic Innovation Hub.

Di cosa si tratta? L’idea è quella di ospitare start up, laboratori di ricerca, sedi manageriali in un unico luogo di oltre 20 mila metri quadri. Per far cosa? Per animare quaranta centri di competenza, ciascuno a rappresentanza di aree geografiche “che gravitano intorno al Mediterraneo e non solo”. Lo spazio ospiterà anche postazioni di co-working e accordi commerciali tra più parti. Un invito a unire le energie per creare altra energia. Un’idea di movimento e non di stasi.

L’idea da realizzare con l’innovazione

L’idea da realizzare con l’innovazione passa dall’intuito di Entopan che, con la partnership di 2EFFE Holding (gruppo Ferraro) e di Azimut Libera Impresa SGR (per conto del Fondo Infrastrutture per la Crescita) ha lo scopo di realizzare un centro in cui tutti possano sperimentare in modo completo.

Entro l’estate di quest’anno si chiuderanno le prime fasi degli accordi e sicuramente entro il 2023 ci si aspetta – come ha dichiarato Cicione – “un progetto ad alto tasso di contaminazione creativa e tecnologica, fortemente orientato alla costruzione di bene comune e capitale sociale nell’epoca della Super Smart Society 5.0”. Una innovazione che valica i confini perché non intende chiudersi soltanto tra le coste calabresi ma vuole ampliarsi al Mediterraneo. Lo scambio culturale è il motore che spingerà al successo queste idee all’avanguardia.