Il mare della Calabria gode di ottima salute, nonostante gli scarichi illegali

Il mare della Calabria gode di una salute eccellente

Questo non deve essere assunto come pretesto per dimenticarsi della necessità di tutelare meglio la qualità delle coste e delle acque della regione.

A parlarne alla stampa è il professor Silvio Greco, biologo marino e dirigente della stazione zoologica Anton Dohrn, che sta lavorando in collaborazione con l’ente regionale della Calabria per poter determinare le cause dell’inquinamento che sta interessando i mari calabresi in un contesto in cui il turismo sembra destare ottimi segnali di ripresa dopo un difficile biennio pandemico.

E così, conferma il professore, insieme alla Regione e ad alcune procure sono in corso di realizzazione una serie di operazioni di ricerca e centinaia di campionamenti, sia a terra che a mare, con un risultato fin troppo chiaro: la depurazione, intesa come sistema di impianti di depurazione, riguarda al massimo il 48% del problema. Ma allora dove va ricercata la causa principale del deterioramento della qualità dei mari in alcuni punti della costa calabrese?

Secondo il professore, i rilievi effettuati hanno permesso di individuare una marea di scarichi illegali determinati da attività di vario tipo: dalle singole aziende agli opifici, fino ai gruppi di case non collettate. Pertanto, prosegue Greco, al netto della maggiore attenzione che può essere riposta nei depuratori, poco si può fare se non si contrasteranno con decisione e impeto gli scarichi illegali.

Secondo il docente, inoltre, il problema non sarebbe solamente limitato alle zone costiere, ma partirebbe anche dalle aree interne. Il professore conferma che sono stati effettuati tanti campionamenti che dimostrano come in parecchie aree ci siano punti con una contaminazione importante che non è compatibile con il sistema industriale inesistente nella nostra regione, ed è chiaro che ci sono, probabilmente, sversamenti illegali di sostanze di vario genere.

Fin qui, le cattive notizie che dovrebbero rendere più consapevoli le attenzioni delle autorità nella lotta delle attività illegali che potrebbero mettere a dura prova la tenuta dei nostri mari.

Tuttavia, ci sono anche delle buone, anzi ottime, notizie. Di fatti, afferma il professore, il mare calabrese è in ottima forma grazie al suo grande potere di resilienza. “Da un punto di vista di microbiologica lo abbiamo trovato in ottimo stato” – ha ammesso Greco, concludendo il suo intervento all’Agi e dimostrando che, nonostante i tentativi dell’uomo, per il momento la risorsa marina continua a reggere l’impatto con l’inquinamento.

Come segnalare l’inquinamento dei mari

Se ci si rende conto che qualche scarico illegale sta inquinando il mare, è fondamentale effettuare una segnalazione alle autorità competenti e, in particolar modo, al Corpo Forestale dei Carabinieri o al Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma. Ricordiamo che si possono denunciare abusi a danno dell’ambiente componendo il 112, il Numero Unico per le Emergenze recentemente attivato anche in Calabria.

Si può inoltre segnalare una fonte di inquinamento anche alle associazioni ambientaliste come Legambiente, che si prenderanno cura dei propri contributi attivi per il contrasto agli ecoreati.