Bonus villeggiatura: la ricetta Anpit per rilanciare il turismo

Danni senza precedenti per il comparto turistico e l’intera filiera che in questo momento stanno subendo un vero e proprio tracollo

Anpit, Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario, ha gettato le basi per un piano di rilancio del settore che sono state colpite così duramente dal Coronavirus. Tra le iniziative più appariscenti contenute nella proposta Anpit c’è senza dubbio il Bonus Villeggiatura.

Bonus villeggiatura e Buoni pasto

L’idea di Anpit è quella di far promulgare al Governo un bonus che vada ad incentivare le vacanze in Italia. Questo bonus, nella formulazione fin qui studiata, dovrebbe essere proposto sotto forma di detrazione fiscale. Tutti i cittadini che si concederanno una vacanza in Italia, nel periodo che va dal 1 Giugno fino a 31 Dicembre 2020, potranno detrarre (in 5 anni) tutte le spese sostenute fino ad un massimo complessivo di 5.000 Euro. Un’iniziativa molto forte e molto precisa. Uno stimolo ed un incentivo a finanziare il turismo tricolore all’interno del nostro stesso Paese.

In quest’ottica andrebbe anche l’altra proposta che è stata fatta pervenire sul tavolo del Governo. Si tratterebbe di autorizzare l’emissione da parte dei ristoranti di buoni pasto utilizzabili nel 2020 e nel primo trimestre del 2021. Nell’idea fin qui ventilata ci sarebbe la creazione da parte dei ristoranti di buoni pasto che garantirebbero un risparmio per il consumatore finale del 10%. Attraverso questa tipologia di sconti e bonus, si vorrebbe assicurare una ripartenza più facile per i ristoratori che, seppure a minor costo, si andrebbero a garantire un’affluenza migliore.

La misura davvero interessante per i ristoratori sarebbe che questi sconti dei buoni pasto verrebbero esclusi dai ricavi aziendali 2020. Nel 2021 verrebbero riportati in dichiarazione dei redditi soltanto per l’80% dell’ammontare. Applicando queste misure si andrebbe a dare un aiuto concreto a tutto il settore della ristorazione, concedendogli più liquidità e maggiore forza per rilanciarsi nel mercato.

Anpit vuole di più

L’Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario, come tutte le imprese italiane, non sono per nulla soddisfatte. Le misure fin qui approvate dal Governo, si teme che verranno offuscate dalla lungaggini burocratiche. Qualora i benefici di tale misure straordinarie dovessero andare a scemare a causa della burocrazia, tutto il lavoro svolto per garantire la ripartenza dei mercati sarebbe inutile. Arpit richiede dunque un procedimento burocratico più snello e meno intasato da documenti, contro-documenti, scartoffie, procedure… La richiesta dei professionisti di settore è di rendere tutto il processo molto snello e veloce.

In ultimo, ma non certo per ordine di importanza, è richiesta a gran voce dagli imprenditori del settore di sospendere le tasse per le aziende che operano nel settore turistico. Gli introiti non pervenuti non permettono di sostenere una tassazione normale. I rinvii hanno aiutato, ma quello che gli imprenditori chiedono è una moratoria fiscale con uno stop ai versamenti fiscali per il 2020 e 2021.

Questa la ricetta di Anpit sul tavolo del governo.