Turismo in Calabria, ancora tanto da fare sulla sostenibilità ambientale

Il turismo in Calabria ha mille sfaccettature, luoghi da visitare, angoli nascosti, passioni da soddisfare

Eppure, ha anche tantissimo percorso da compiere lungo la strada della sua piena maturazione, visto e considerato che non sono poche le problematiche che questo comparto si trova quotidianamente ad affrontare.
Una situazione che si configura in maniera ancora più grave per quanto concerne la sostenibilità ambientale, nei confronti della quale la Calabria si conferma la maglia nera turistica in Italia: nessun albergo calabrese ha infatti ottenuto la certificazione Ecolabel da parte dell’Ispra.

Un marchio di qualità attribuito dall’ente statale a riconoscimento degli sforzi effettuati nei confronti della sostenibilità, sulla base del rispetto di una serie di criteri come la gestione energetica nella propria struttura, o ancora la consapevolezza degli addetti dell’albergo sul tema ambientale, o ulteriormente la capacità di gestire correttamente l’acqua, i rifiuti, le acque reflue, e che nella Decisione (UE) 2017/175 della Commissione del 25 gennaio 2017 ha aggiornato i criteri per l’assegnazione del marchio ecologico alle strutture ricettive.

Alla luce di quanto sopra, rimane pertanto il grande paradosso del turismo calabrese, così straordinariamente in grado di attrarre e di far innamorare con le sue incantevoli bellezze, ma così eternamente incompiuto per quanto concerne molti dei suoi aspetti principali, come appunto quello della sostenibilità ambientali degli alberghi della regione, per cui il territorio rimane purtroppo molto indietro alla media nazionale.

Quel che stupisce ancora di più è, comunque, l’aspetto maggiormente critico. Di fatti, a ben vedere, quasi nessuno si aspettava un exploit della Calabria su questo fronte, a conferma del fatto che i problemi della regione nei confronti della sostenibilità ambientale sono noti e – purtroppo – ben sperimentabili, confermando che tanto rimane da fare per poter sviluppare positivamente il turismo calabrese sotto tale profilo analitico.

Altrove la situazione non è delle migliori, ma non mancano comunque delle regioni in grado di elevarsi a vere e proprie eccellenze, per lo meno in ambito italiano (e alcune di queste, anche in ambito europeo). Ad esempio, il Trentino spicca su tutto il territorio tricolore con 60 alberghi ecocompatibili, mentre al Sud è la Puglia a dominare, con 44 strutture che hanno ottenuto la certificazione. Come già ricordato, la Calabria è in ultima posizione insieme a Campania e Molise. Non ci resta che augurarci che il 2017, anno del turismo sostenibile, possa rappresentare realmente occasione di svolta per tutto il territorio calabrese, a beneficio dei turisti, degli operatori che lavorano nel settore e, soprattutto, dell’ambiente.