Salerno – Reggio Calabria, un contest per lanciare il turismo

Può la Salerno-Reggio Calabria, l’autostrada più bistrattate d’Italia trasformarsi in un importante strumento di marketing turistico?

Evidentemente si, visto e considerato che negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di scorgere un interessante contest dedicato proprio alla A2, nota soprattutto per il tratto Salerno-Reggio Calabria, e divenuta oggi “Autostrada del Mediterraneo”. Un’autostrada che, guardando al futuro (e anche al presente!) lancia una campagna social per poter individuare itinerari naturalistici, luoghi culturali e religiosi da visitare e scoprire quindi lungo il tratto appena terminato del percorso dei punti di rilievo turistico spesso insospettabili o, comunque, seriamente trascurati.

Come partecipare al contest

Partecipare al contest è molto semplice. è infatti sufficiente postare sulla pagina Facebook di Anas, o su Twitter e Instagram, delle foto e dei suggerimenti con l’hashtag #ilmioitinerarioA2. Aperto fino al mese di marzo, una volta chiusi i termini di partecipazione si passerà alla fase di valutazione delle idee, le migliori delle quali verranno inserite sul portale della nuova A2, autostradadelmediterraneo.it.
Non è questa, naturalmente, l’unica iniziativa che punta a valorizzare adeguatamente i percorsi stradali del Mezzogiorno, già suddivisi in dieci “Vie”, alcune delle quali saranno richiamate dalla cartellonistica autostradale, in fase di allestimento: si va dalla Via dei Castelli a quella dell’Archeologia, dalla via del Mito a quella della Fede, dalla Via del Mare a quella della Storia, dei Parchi, del Caffè fino alla Via che segue le orme di Bacco e Venere.

Autostrada A2

La travagliata storia dell’Autostrada Salerno – Reggio Calabria nasce nei primi anni Sessanta, quando il governo italiano decise di finanziare la costruzione di un tratto di strada che collegasse la Calabria al resto d’Italia: contrariamente a quanto avvenne con l’Autostrada del sole, però, il finanziamento di questo tratto non poté contare sulla partecipazione di capitali privati, tanto che lo Stato dovette interamente farsi carico dell’opera. Il 24 luglio del 1961 fu così approvata la legge Zaccagnini, che definiva il nuovo piano di costruzioni stradali e autostradali, e assegnava all’ANAS la costruzione e la futura gestione di questo parte di territorio.

I lavori iniziarono qualche mese più tardi da Montevergine, in provincia di Reggio Calabria. L’autostrada venne poi aperta all’esercizio tra Salerno e Lagonegro nel 1967, e l’anno successivo raggiunse Cosenza. Nel 1969 il tratto arrivò invece a Gioia Tauro. Nel 1972 una frana causò la chiusura di una parte dell’autostrada, con apertura di una deviazione. Nel 1974, infine, l’autostrada raggiunse anche Reggio Calabria.

Oggi la tratta è gestita da ANAS e si estende per oltre 440 km nelle province di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, dove si innesta sulla strada statale 106 Jonica, ed è stata interessata da periodici lavori di ammodernamento.