Viaggio “integrato” nei Parchi nazionali della Calabria

La Calabria e i suoi tre Parchi nazionali possono rappresentare un nuovo modello di sviluppo per il turismo locale, con un occhio – necessario – al tema della sostenibilità ambientale?

Probabilmente si, visto e considerato che il lancio recente di un progetto strategico vuole proprio condurre una serie eterogenea e ampia di vantaggi nei parchi calabresi e nell’intera comunità. Benefici che probabilmente saranno tangibili esclusivamente nel medio lungo termine, ma che potrebbero comunque essere accompagnati da qualche gradita novità anche sul breve periodo.

La novità è discretamente succulenta: i responsabili dei Parchi nazionali calabresi – Sila, Aspromonte, Pollino – hanno infatti scelto di porsi in rete per poter unificare il sistema delle aree protette, allo scopo di realizzare un nuovo e unico modello di marketing territoriale che possa essere in grado di promuovere e di valorizzare tutte le eccellenze che sono presenti all’interno delle aree protette della regione.

Ogni Parco, peraltro, disporrà di specifiche iniziative e avrà l’incarico di adempiere ad altrettanto specifici compiti. Ad esempio, il Parco della Sila ha già compiuto importanti passi in avanti divenendo uno dei più noti in Italia in virtù di attività di promozione e di valorizzazione che hanno condotto nuovi flussi turistici in questa zona, e proprio per questo motivo e per questa esperienza accumulata è stato indicato come coordinatore del nuovo progetto turistico.

Al Parco dell’Aspromonte spetterà invece il compito di occuparsi dei sentieri, mentre al Parco del Pollino è stato attribuito l’incarico di realizzare delle nuove piste ciclabili che avranno lo scopo di collegare i tre parchi in un’unica rete, con la finalità di permettere ai viaggiatori su due ruote, se lo vorranno, di spostarsi all’interno di un tour naturalistico che avrà ben pochi termini di paragone in Italia. Al Parco della Sila, che abbiamo già ricordato essere altresì il coordinatore dell’intero piano, il compito di monitorare 25 siti di interesse comunitario e alcune particolari specie di animali presenti all’interno dell’area MaB Sila Unesco.

Ricordiamo in tal proposito che all’interno del POR Calabria 2014-2020 è già prevista la concertazione tra le aree naturali protette. Il provvedimento più recente consentirà invece di porre mettere in atto delle azioni concrete, per raggiungere gli obiettivi sopra stabiliti, e conferire così ai Parchi nazionali della regione di godere di una nuova visibilità e di proporre nuovi servizi ai propri numerosi visitatori.

Sotto il profilo economico, i progetti saranno supportati interamente dai fondi stanziati e previsti dal già ricordato POR Calabria, con lo scopo principale di tutelare le biodiversità presenti nelle aree coinvolte da questo ambizioso piano di protezione e di sviluppo: secondo i promotori dell’iniziativa, la creazione di un unico modello di gestione dei parchi permetterà di poter disporre anche di un’immagine coordinata delle aree montane della Calabria, territori che sono propri di profondi e ricchi elementi naturali di pregio, e che possono complessivamente vantare un patrimonio culturale di grandissimo rilievo in ambito nazionale e internazionale.