Neve in Calabria, il turismo invernale sulla Sila

Quest’anno è caduta una buona quantità di neve sulla Sila, per la gioia delle tante strutture ricettive che completano il panorama del turismo invernale in questa meravigliosa zona della Calabria

Da Camigliatello a Lorica, diversi ristoranti e alberghi hanno affermato di aver piacevolmente registrato il tutto esaurito nella parte finale del 2016, preparandosi a vivere nel migliore dei modi i primi due mesi del 2017 che, almeno in parte, dovrebbero confermare il ruolo decisivo che la neve ha nei confronti dell’attrattività dei turisti regionali, nazionali, e non solo.

Insomma, il clima un po’ più nevoso di quanto qualcuno avesse atteso ha giocato un buon ruolo in favore degli operatori del turismo locale, e proprio grazie a tali favorevoli condizioni climatiche ristoranti e alberghi hanno potuto godere di un flusso di turisti migliore rispetto alle stime. Oltre ai calabresi, dalla Puglia, dalla Sicilia e dal Lazio sembrano essere giunti ottimi contributi in termini turistici, conducendo sull’altopiano persone che fino ad allora non avevano mai avuto modo di apprezzare questo lato meraviglioso della regione meridionale.

Dunque, almeno secondo le prime statistiche che sono state diffuse dalla Confindustria di Cosenza, il mese di gennaio si sta concludendo in modo sicuramente positivo per il turismo cosentino, in grado di far registrare dei numeri interessanti non solo in provincia, quanto anche in città. Un segnale che permette di guardare con maggiore fiducia alla ripresa del settore e dell’economia in generale, grazie anche a una migliore eterogeneità dei flussi turistici.

Tra i trend maggiormente evidenti in questa parte dell’anno, anche l’emersione di una maggiore attenzione nei confronti dei viaggi bleisure, che possono unire gli aspetti del viaggio di lavoro agli aspetti del viaggio di piacere. Un segmento in espansione, popolato principalmente da uomini d’affari, che desiderano integrare il proprio viaggio business con qualche escursione personale, una gita al museo e altre piacevoli esperienze da ricordare. Infine, si noti altresì come – secondo le prime statistiche sulla fine del 2016 – a registrare un segno positivo non sono stati solamente gli operatori locali, quanto anche le agenzie di viaggio.

Insomma, la parte finale dello scorso anno ha regalato un buon contributo alla ripresa economica locale e, in fin dei conti, ha permesso a tantissimi nuovi e vecchi “ospiti” della Sila e dell’intera regione di scoprire o di riscoprire le bellezze del posto. Una buona notizia per una regione che è stata recentemente dichiarata dal New York Times quale uno dei 52 territori al mondo che varrebbe la pena visitare nel corso del 2017 e che, probabilmente, ha ancora ampi margini di miglioramento sul fronte del comparto turistico.

E voi che ne pensate? Quali sono le zone che consigliereste quali “imperdibili” a un amico che arriva da fuori?