Turismo ferroviario, business da sfruttare in Calabria

Nonostante in molti Paesi europei il turismo ferroviario rappresenti una risorsa molto importante per le economie locali, e la gestione di ferrovie turistiche e di convogli ferroviari speciali a carattere storico abbiano goduto (e godano) di favorevoli regolamentazioni, in altre parti d’Europa come in Italia si fa fatica a sviluppare un lavoro coerente in questo settore fin troppo trascurato del turismo. Il tutto, nonostante amministrazioni regionali e locali, associazioni ferroviarie amatoriali e altri enti, si stiano dando da fare per cercare di risollevare le sorti di questo comparto.

Eppure, il momento potrebbe essere quello opportuno per poter puntare proprio su questo settore. Le statistiche più recenti ci dicono che la propensione all’uso del trasporto pubblico durante i tempi della crisi è cresciuta in misura significativa, con ben il 72% dei cittadini che si dichiarano essere disposti a lasciare la propria auto per poter utilizzare autobus e treni. Insomma, sebbene per certi versi possa essere paradossale, la crisi potrebbe dare una “mano” al trasporto ferroviario, incluso – in tale novero – anche quello delle ferrovie locali e del relativo turismo, in cui la scarsa velocità del treno non solo non è un malus o una penalizzazione, bensì è una caratteristica che è in grado di conferire al viaggio una dimensione esclusiva.

In questo senso, non mancano certamente gli esempi di potenziale eccellenza anche in Calabria, dove il treno della Sila già rappresenta uno dei casi – studio: il valore di questa infrastruttura dal punto di vista sia paesaggistico che storico è talmente rilevante da aver indotto la Regione Calabria a programmare un apposito piano di riqualificazione ai fini turistici che trasformerà la ferrovia del treno della Sila in un valore centrale della mobilità sostenibile all’interno dell’area del Parco Nazionale della Sila.

Come ricordato recentemente da alcuni media locali, il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha da tempo spinto per il rilancio del treno storico, e grazie al supporto delle Ferrovie della Calabria sono stati finalmente attivati i relativi servizi turistici, ottenendo subito un tangibile successo che è andato la di là delle previsioni più ottimistiche. L’idea è quella di una concreta riqualificazione delle stazioni e dei caselli, sia nella forma dell’albergo diffuso, sia nella realizzazione di varchi di accesso ai percorsi all’interno del Parco, che potrà essere attraversato solamente mediante il treno storico della Sila, trainato da una vecchia locomotiva a vapore, con carrozze d’epoca.

Con tali elementi, il treno della Sila può veramente rappresentare una delle best practice italiane (e non solo) nel comparto del turismo ferroviario storico, dimostrando che in Calabria – così come nel resto del Paese – sono evidenti e apprezzabili i margini di sviluppo nella rivalutazione del patrimonio storico delle ferrovie e dei territori attraversati da esse.