E’ risaputo che le coste calabresi sono fra le più rigogliose di reperti sommersi e non, che sono sapientemente raccolti e custoditi nei più bei musei della Calabria. Ecco una piccola selezione di quelli che sono i più bei Musei della Calabria per immergersi anima e corpo, nella storia e nella cultura di questa meravigliosa terra.
Il nostro tour non può non cominciare dal meraviglioso Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, definito comunemente della Magna Grecia, è il museo più grande di tutta Europa, subito dopo quello di Berlino, per le testimonianze ed i reperti, relativi al periodo Magno-greco, rappresentanti ben oltre 200 anni di ricerche.
Ecco poi il Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri (Rc), già recensito negli articoli precedenti, posto in un edificio inaugurato nel 1971, che rappresenta anche l’ingresso all’area di scavo di contrada Marasà, e conserva le collezioni provenienti dai Musei civici della città di Locri e dagli scavi del comprensorio.
Ed ecco quindi senza tergiversare, il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide (Cs), inaugurato nel 1996 in una grande struttura appositamente ideata, ospita i reperti provenienti dall’area sibarita;
Meraviglioso poi il Museo Civico Archeologico di Castrovillari (Cs), l’unico tra i musei Calabri, ad essere ubicato in un convento francescano, conserva il patrimonio archeologico del territorio di Castrovillari e delle zone limitrofe, dalle epoche preistoriche all’alto medioevo.
L’Antiquarium di Amendolara (Cs), detto anche Museo V. Laviola, uno tra i musei più piccoli della regione, ristrutturato e riaperto al pubblico da vent’anni, grazie all’intervento della Sovrintendenza dei Beni Archeologici per la regione Calabria. Il Museo, raccoglie un’ampia testimonianza, di materiali provenienti dalle necropoli.
Invece il Museo Demologico dell’economia, del lavoro e della storia sociale silana, di San Giovanni in Fiore (Cs), inaugurato nel 1984, è tra i pochi musei demologici della regione. Ha sede nelle sale dell’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore.
Il Museo Civico di Altomonte (Cs) invece, nasce per documentare la storia dell’omonimo borgo, con riferimento ai suoi feudatari mecenati ed all’ordine religioso dei Domenicani, che qui costruirono la più importante struttura monastica della regione.
Il Museo Diocesano di Rossano (Cs), sito nel Palazzo Arcivescovile attiguo alla Cattedrale della città, vanta reperti di pregevole fattura ed il celeberrimo Codex Purpureus Rossanensis.
L’Antiquarium di Torre Nao (Kr), inserito nella meravigliosa cornice del Parco Archeologico di Capocolonna, nell’omonima torre spagnola del 1500, che è giunta fino ai nostri giorni, perfettamente conservata. L’Antiquarium rappresenta senza dubbio, uno dei musei più suggestivi della regione.
Il Museo Archeologico di Capo Colonna (Kr) nel golfo di Taranto, sito all’interno del magnifico Parco Archeologico, è formato da ben 3 padiglioni che sono incassati nel terreno circostante e rappresenta uno tra i musei più ricchi e suggestivi di questa terra.
Il Museo Archeologico Nazionale di Crotone, posto in una palazzina inaugurata nel 1968, è tra i musei archeologici più interessanti e ricchi di testimonianze della Magna Grecia Calabra, con reperti provenienti dagli scavi dell’intera area crotoniale.
Il Museo Diocesano di Santa Severina (Kr) è tra i musei diocesani più importanti della regione e vanta un’impostazione prettamente didattica, in quanto rappresenta l’occasione per conoscere attraverso la visione di antichi oggetti, uno spaccato di vita, della storia della chiesa.
Imperdibile il Museo Civico Archeologico di Nicotera (Vv), tra i più piccoli musei della regione, ospita reperti archeologici antichissimi, tra cui un frammento di osso parietale appartenente ad un bimbo del tipo Neandertal.
Mentre il Museo Archeologico Statale di Vibo Valentia, inaugurato nel medesimo anno nel castello normanno svevo, è tra i pochi della regione, a contenere un laboratorio di restauro.
Il Museo Diocesano di Lamezia Terme (Cz) posto al 1° piano del Palazzo del Seminario Vescovile di Lamezia Terme, inaugurato nel 1998, vanta una collezione che per valore artistico, è tra le più importanti dei musei diocesani calabresi;
Infine, ma non per importanza, l’Antiquarium della Roccelletta di Borgia (Cz), istituito in una delle due grandi ville baronali, che furono espropriate dallo Stato nel 1982, onde realizzare il Parco Archeologico di Scolacium. Raccoglie tutti i reperti che sono stati rinvenuti, proprio nell’area di scavo.