Codacons Calabria: dieci regole d’oro contro gli sprechi alimentari, sintesi della campagna di sensibilizzazione 2019/2020

Lo spreco alimentare è un dato complesso studiato nelle scienze economiche e nelle ricerche statistiche. Ogni anno vengono raccolti dati su quanto spendono le famiglie sotto le feste natalizie, quanto cibo acquistato finisce nella spazzatura, le conseguenze sociali e ambientali dello spreco.

Su questo tema, Codacons ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione per le famiglie invitate a riciclare gli avanzi piuttosto che gettarli, ha inoltre riportato nuovi numeri sullo spreco alimentare natalizio.

Sprechi alimentari in Calabria: i dati 2019 con una nuova tendenza regionale

In tempi di crisi economica e famiglie in difficoltà, le nuove statistiche sugli sprechi alimentari natalizi in Calabria aprono degli scenari interessanti e da approfondire.

Per il 2019, le famiglie calabresi hanno scelto di risparmiare su addobbi o regali per concentrarsi sul cibo, ben 100 milioni di euro sono stati spesi per gli alimenti da cucinare solo per cenone e  pranzo natalizio con attenzione maggiore verso ricette tradizionali e regionali.

Purtroppo, il 20% di questo cibo è diventato avanzo e gettato a causa della mancata abitudine di conservarlo nella maniera corretta ma soprattutto di donarlo. Il risultato è che ben venti milioni di euro in alimenti finisce nella spazzatura, ciò corrisponde ad un costo medio di 30 euro settimanali per ogni famiglia.

La spesa alimentare natalizia in Calabria si concentra sull’acquisto di carne e pesce, seguono vini spumanti dove vengono spesi ventimila euro l’anno e quindicimila euro per i dolci tipici natalizi come panettoni, pandori, torroni e altre preparazioni. Gli alimenti più sprecati sono pane, frutta, verdure fresche, legumi, pasta e bevande.

Codacons Calabria: 10 regole d’oro antispreco per la campagna di sensibilizzazione 2019

Codacons sul tema degli sprechi alimentari ha lanciato una campagna di sensibilizzazione composta da un decalogo di regole d’oro da seguire in famiglia e a casa.

1)  Si parte con l’elenco della spesa da stilare e rispettare, si eviteranno gli acquisti già fatti o condizionati dal marketing molto forte soprattutto a Natale

2) Tra gli scaffali del supermercato, fare attenzione alle date di scadenza, evitare quelle troppo vicine se sappiamo di non consumarle, optare per gli alimenti a lunga conservazione.

3) Mai fare la spesa con la fame, al supermercato si acquista con lo stomaco pieno, insieme al marketing anche la golosità condiziona gli acquisti

4) A casa, gli alimenti più vecchi vanno consumati prima, i prodotti dovranno essere ordinati secondo la data di acquisto e scadenza.

5) E’ possibile congelare gli alimenti avanzati; è possibile ricongelare alimenti già scongelati in precedenza e cotti.

6) La scritta “da consumare preferibilmente entro” significa alimento ancora commestibile dopo la data indicata, avrà un sapore meno forte e apporto nutrimenti inferiore ma per qualche giorno si potrà ancora mangiare. Diverso è per la scritta “da consumare entro“, dopo la data di scadenza indicato il cibo non è più commestibile.

7) Utilizziamo sempre gli alimenti più vicini alla scadenza, controlliamo sempre con l’occhio la qualità degli alimenti.

8) Conoscere bene il frigorifero è importante, per ogni ripiano c’è una temperatura diversa e vengono quasi sempre forniti dei consigli sul tipo di alimenti da riporre.

9) Conservare e riciclare gli avanzi farà bene al bilancio famigliare, molti cibi natalizi possono essere recuperati preparando torte, sformati, salse o sughi.

10) Donare il cibo avanzato, partendo da amici o vicini, fino alle associazioni che si occupano di persone in difficoltà; le ricette di recupero possono essere usate anche per torte, biscotti e preparazioni da destinare a raccolte fondi o cene/pranzo tra volontari.