Aeroporto dello Stretto

Sacal, la società di gestione degli scali aeroportuali calabresi

Alla società di gestione degli scali aeroportuali calabresi, è demandata l’amministrazione delle strutture di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. Considerata la fusione dei tre scali della regione in un unico sistema aeroportuale, così come previsto dal Piano nazionale aeroportuale del Ministero del Trasporti, la presenza di una gestione unitaria degli aeroporti da parte di un operatore professionale è il modo migliore per creare quelle necessarie sinergie che permetteranno di rendere più completa e integrata l’offerta di servizio, favorendo peraltro anche l’incremento del numero delle destinazioni raggiungibili dagli scali calabresi e dalle compagnie aeree qui operanti.

Chi è Sacal

Sacal è una società a capitale misto. Il 50,75% del suo capitale sociale è infatti detenuto da enti pubblici, che ne conservano pertanto la maggioranza delle azioni. La parte rimanente è invece in mano a investitori privati.

Essendo il gestore delle strutture aeroportuali, a Sacal è demandato il compito di gestire gli aeroporti della regione Calabria, coordinando l’operatività, lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture, la pulizia, i controlli di sicurezza, l’amministrazione delle aree parcheggio, la fornitura dei servizi commerciali e pubblicitari e tutte le altre attività che garantiscono il buon funzionamento degli impianti.

L’obiettivo dichiarato della società è infatti quello di consentire il buono sviluppo dell’attività aeroportuale rispettando gli standard di sicurezza e puntando alla massima efficacia e qualità nei servizi erogati.

L’evoluzione degli scali aeroportuali calabresi

Come anticipato, la gestione degli scali aeroportuali calabresi è oggi giorno sempre più integrata, e sempre più in grado di fornire quell’amministrazione sinergica che dovrebbe migliorare il livello di efficienza e di efficacia degli impianti.

In particolare, stando ai piani approvati, l’aeroporto di Crotone continuerà a dedicarsi prevalentemente al traffico turistico e a quello leisure, privilegiando così vettori low cost e voli charter. L’aeroporto di Lamezia Terme si occuperà invece di accogliere sia i vettori low cost che quelli full service carrier, connettendo i principali hub europei con la città, e guardando con sempre maggiore attenzione allo sviluppo di voli intercontinentali. All’aeroporto di Reggio Calabria, Tito Minniti,  spetterà invece il compito di conservare la sua consueta vocazione di aeroporto di città, alimentando come traino fondamentale i principali hub.

Come dichiarato da Sacal, l’obiettivo degli aeroporti calabresi non potrà che essere quello di costituire quella porta di accesso nazionale e internazionale al territorio calabrese, costituendo un vero e proprio viatico per permettere ai turisti di poter cogliere pienamente e con la necessaria soddisfazione tutte le qualità che la regione può offrire.

D’altronde, solamente grazie alla presenza di un sistema aeroportuale integrato, efficiente ed eccellente, sarà possibile attirare all’interno dei confini regionali quei flussi di turismo e di viaggio business che permetteranno al territorio di garantirsi uno sviluppo economico più sostenibile nel tempo, premiando le bontà ricettive e funzionali che la Calabria può offrire, e che nel corso degli anni l’hanno resa una delle destinazioni preferite dai turisti nazionali e internazionali.