Cammini di interesse regionale, al via l’iter legislativo

È iniziato qualche giorno fa l’iter legislativo per istituire un registro dei cammini di interesse regionale

La discussione nella sesta commissione del Consiglio regionale della Calabria valuta infatti la proposta di legge, di iniziativa di Davide Tavernise che è finalizzata a favorire il formale riconoscimento dei cammini di interesse sul territorio regionale, potendo così stimolare in modo ancora più specifico e proficuo delle attività di promozione e di valorizzazione. La proposta ha ricevuto l’apprezzamento del dipartimento turismo, marketing territoriale e mobilità della Regione Calabria e, dunque, sembra essere ben in procinto di poter trovare piena approvazione in commissione quale primo passo per la realizzazione del registro di cui sopra.

A commentare il buon avvio dell’iter legislativo è lo stesso promotore dell’iniziativa, secondo cui negli ultimi anni è cresciuto in modo molto dinamico l’interesse nei confronti del turismo eco-sostenibile in Calabria. Un turismo che sembra essere intenzionato a riscoprire con passione le bellezze naturalistiche, storiche e culturali che la regione può offrire.

Di fatti, sono ben numerosi in Calabria gli appassionati che propongono escursioni slow, a cui partecipa un crescente numero di persone che è attratta da una nuova modalità turistica. Da ultimo va ricordato, prosegue Tavernise, “l’incoronamento del settimanale statunitense Time del cammino Kalabria Coast-to-Coast,che porta gli escursionisti attraverso uliveti, pascoli di montagna, foreste profonde e piccoli villaggi, con soste in città famose per il loro vino, la ricotta affumicata e una salsiccia spalmabile piccante conosciuta localmente come ‘nduja”.

Ancora, prosegue il promotore, la valorizzazione dei cammini regionali è attività ben integrata nella direzione di incentivare una nuova dimensione turistica e attrarre nuove tipologie di visitatori e curiosi del territorio, con l’obiettivo di migliorare e di far crescere l’offerta turistica territoriale e favorirne la destagionalizzazione. Evidentemente, il riconoscimento di tali itinerari avrebbe anche un altro riflesso positivo: la maggiore sensibilizzazione sulle caratteristiche dei luoghi coinvolti, con conseguente migliore manutenzione e ricadute positive sull’ambiente.

L’esperienza dei cammini regionali e dei relativi registri non è peraltro una novità assoluta in ambito internazionale. Limitandoci alla sola esperienza italiana si può ben rammentare come negli ultimi anni questo settore turistico abbia conosciuto una significativa crescita, producendo un forte aumento dei frequentatori di tali percorsi: una buona ragione che ha indotto diverse regioni a spingere il pedale dell’acceleratore normativo, inquadrando dal punto di vista legale e regolamentare i cammini presenti sui loro territori.

Intuibilmente, con un territorio così ricco di attrazioni il momento non poteva che essere giunto a maturazione anche per la Calabria che, con questo iter istituzionale, si appresta a riconoscere formalmente i cammini regionali, individuando di conseguenza quali siano gli strumenti più utili alla loro valorizzazione, con l’obiettivo di accrescere il loro potenziale e di aumentare l’attrattività turistica regionale, pur conservando la necessaria attenzione al rispetto dei territori.

Non occorre ora che attendere la conclusione dell’iter legislativo in programma, nell’auspicio che l’istituzione del registro dei cammini regionali possa realmente costituire momento propizio per la maggiore valorizzazione di un altro fondamentale tassello del patrimonio naturalistico della regione.