Il folklore e le festività in Calabria

Il folklore e le festività in Calabria si tramandano da sempre di generazione in generazione, e si sono mischiati nel tempo alle abitudini di vita, leggende e culture antiche, delle antiche civiltà elleniche, bizantine francesi, spagnole ed albanesi, ossia “arabesche”. Tradizioni e folklore delle popolazioni della Calabria, che testimoniano un grande passato, e che è possibile ammirare nei costumi calabresi, nei fastosi costumi femminili nei centri di lingua albanese e grecanica, ed in quelli più austeri ed essenziali nei paesi montani.

E non a caso sono davvero molte le celebrazioni diverse da comune a comune, e da regione a regione, che in genere poi si conciliano con la festa del Santo patrono o della Madonna protettrice, e che rappresentano per i cittadini e per i curiosi, una vera e propria occasione di ritrovo e di festa.
Tradizioni popolari calabresi che negli esempi più significativi ed originali, si registrano nei paesi più interni, ove è stata più lenta l’infiltrazione di culture esterne e dominanti.

Eventi e festività numerose, ai quali è alquanto difficile dare una completa descrizione, ma che al contempo è possibile riassumere nell’anno, in alcune delle ricorrenze più note e comuni, come il Carnevale, la Santa Pasqua ed il periodo natalizio.

Tradizioni religiose, che sono riproposte ormai da secoli, e che per Pasqua in numerosi comuni vedono eseguite sacre rappresentazioni che coinvolgono il paese intero, come ad esempio la Pasqua di Nocera Terinese, nella provincia di Catanzaro, ove ancora oggi il giorno del Venerdì Santo è possibile assistere alla rappresentazione dei “flagellanti” o “vattienti”, che si martoriano le carni in particolare di gambe e braccia, fino a farle sanguinare.

Manifestazioni e feste, religiose, che in molti paesi lungo la costa calabra, vedono eseguire le tradizionali processioni, in mare con le barche, come ad esempio in occasione dell’Immacolata e dell’Annunziata. Ma a parte le feste di carattere religiose, tra gli eventi in calendario durante l’anno, di particolare nota è anche il carnevale in Calabria, che richiama una grande partecipazione popolare, con tanto di vere e proprie recite e sfilate, antichi costumi ed usanze, che sono collegate alla tradizione pagana dei Greci e dei Romani.

Degne di particolare nota sono poi le manifestazioni folkloristiche nei paesi di origine albanese, ove le rappresentazioni ripercorrono l’esodo che queste popolazioni hanno vissuto nei secoli addietro, e le gesta del grande condottiero e patriota albanese, Giorgio Castriota Scanderbeg. Tra queste ad esempio, a Spezzano Albanese, la tradizione albanese, nel dialetto, negli usi e nei costumi, è particolarmente evidente nel periodo della Pasqua ed in occasione di matrimoni, allorquando è possibile assistere a danze e canti popolari.

Altra piccola minoranza linguistica è poi quella di Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza, un piccolo comune di religione valdese, con tradizioni e costumi propri, fondato da alcuni gruppi di esuli piemontesi, venuti dalle Valli Pellice ed Angrogna, verso il 1200. Di particolare interesse è poi l’area grecanica della Calabria, rappresentata dai comuni di Roccaforte del Greco, da Condofuri, da Roghudi e da Bova, nel versante meridionale dell’Aspromonte, ove ancora oggi si parla il dialetto grecanico, e le cui tradizioni ed i cui costumi, sono particolarmente interessanti.

Numerose sono poi le sagre lungo tutto il territorio, dedicate ai prodotti locali, tra i quali quella della ‘Nduja di Spilinga, della Cipolla Rossa di Tropea, dei funghi, del vino, della castagne e di molti altri prodotti tipici. Non sono poi da dimenticare le credenze popolari, come quella di credere fermamente al malocchio, e che la caduta di olio per terra, oppure il rompersi di uno specchio, sia un segno negativo, e molte altre credenze popolari.

In ogni caso, che si tratti di eventi religiosi o storici, di manifestazioni folkloristiche o di sagre legate ai tipici prodotti del luogo, è bene sottolineare che si tratta comunque di eventi e di manifestazioni collettive, che conservano i sentimenti, le tradizioni e le radici culturali del grande popolo calabrese.