Le famiglie calabresi non si fidano dell’acqua del rubinetto

Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat, il 51,1% delle famiglie calabresi preferisce acquistare acqua minerale in bottiglia anziché bere quella del rubinetto. Questo dato è molto più alto della media nazionale, che si attesta al 29,4%. Inoltre, l’associazione Assoutenti ha lanciato l’allarme sull’aumento dei prezzi delle acque minerali in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua.

Nel 2022, il consumo di acqua minerale ha raggiunto i 14,9 miliardi di litri in Italia, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e una media pro-capite di 252 litri. Tuttavia, il prezzo dell’acqua in bottiglia è aumentato del 15% rispetto all’anno precedente, secondo l’ultimo dato Istat sull’inflazione. I prezzi delle bottiglie di acqua minerali variano notevolmente a seconda della provincia calabrese, con Catanzaro, Reggio Calabria e Cosenza che offrono i prezzi più convenienti per una confezione di 6 bottiglie da 1,5 litri.

Il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, sostiene che gli italiani sono costretti a pagare cifre elevate per l’acqua a causa dei problemi nella rete idrica e della cattiva gestione dell’acqua nel paese. Inoltre, se scelgono di acquistare acqua minerale, subiscono aumenti di prezzo esorbitanti. Per questa ragione, l’associazione accoglie positivamente la creazione di un Commissario straordinario che possa indagare sul business delle acque in bottiglia, il quale garantisce grandi profitti ai privati con canoni molto bassi pagati allo Stato. Inoltre, chiede al Commissario di concentrarsi sui piani di emergenza idrica, obbligatori per legge per le Ato e i gestori del servizio idrico.