Luoghi misteriosi e leggende in Calabria

Incantevoli spiagge, parchi naturali, monumenti ricchi di storia e cultura, antiche tradizioni, un folklore unico, ricette gastronomiche di prim’ordine, luoghi misteriosi ed antiche leggende: è possibile trovare tutto questo durante una vacanza nella splendida terra calabrese

In quanto ai luoghi misteriosi ed alle antiche leggende, andiamo a scoprire nella provincia di Cosenza, la curiosa leggenda del tesoro di Alarico! Un’antica leggenda che narra che nel letto del fiume Busento, con le spoglie del Re dei Goti, sia sepolto un tesoro inestimabile, appartenuto proprio allo stesso sovrano. Per nascondere il tesoro furono impiegati centinaia e centinaia di schiavi, che arrivarono persino a deviare il corso del fiume, per poi riportarlo al suo letto naturale, dopodichè furono crudelmente uccisi, affinché non rivelassero a nessuno il posto del ricco sepolcro. Una leggenda che da sempre ispira poeti, letterati e non solo!

Ed ecco poi la leggenda degli elefanti di Pirro a Campana, ricordata da due enormi monumenti di pietra, che richiamano appunto le fattezze dei due animali, secondo la storia, opera dei mahut indiani, arrivati con Pirro nel 280 a.C., che crearono una sorta di tempio dedicato ai pachidermi. Monumenti, che secondo altre fonti sono invece opera dell’erosione atmosferica, che il caso ha voluto, gli ha conferito questa forma particolare e che abbiamo già trattato in questo articolo.

Nella periferia di Cessaniti esiste invece un luogo misterioso, noto alla gente del luogo come “vucchi du ‘mpernu”, ossia “le bocche dell’inferno”, dove ci sono buche molto profonde, da cui escono forti correnti d’aria. Numerose le leggende legate a questo luogo, una vuole che il diavolo dimori proprio lì sotto e le correnti non siano altro che il suo respiro; mentre un’altra sostiene ci vivano piccoli folletti vestiti di rosso, molto ma molto dispettosi, ed una terza ancora, narra qui si nasconda Lamia, una donna mostro che si nutre di sangue umano, tanto che si narra, queste bocche un tempo antico, ingurgitarono tutti gli abitanti del centro!

Di nota poi ad Albidona, la leggenda dello spirito di Papietro, che si dice tenga in piedi a dispetto di terremoti, frane e dello scorrere del tempo, un’antica masseria. Masseria che era di proprietà di un uomo che poco prima della sua morte, la divise tra i due generi, uno dei quali era in affari con niente poco di meno che il Diavolo. E fu così, che quando i due uomini litigarono, il maligno iniziò a perseguitare il suo rivale con rumori molesti e facendo girare liberi, animali di ogni tipo e genere.

Di natura religiosa invece è la leggenda di Pietra Kappa in Aspromonte, che lega appunto un monolite alla figura di Gesù e degli apostoli. Proprio qui infatti, si narra Gesù camminava coi suoi apostoli, quando per il tanto peregrinare, questi avvertirono un senso di fame. Allora Gesù propose loro di fare una penitenza e li invitò a prendere una pietra ed a portarla fin sopra la montagna. Così tutti presero pietre abbastanza pesanti da portare in vetta e si incamminarono; tutti tranne Pietro, che raccolse solo un piccolo ciottolo.

Arrivati in vetta, le pietre si trasformarono in pane; così, mentre gli altri apostoli si ritrovarono a gustare delle belle pagnotte, Pietro si dovette accontentare di un piccolo pezzo di pane. Un episodio per ricordare il quale, secondo la leggenda, Pietro chiese a Gesù di lasciare lì quella pietra, che semplicemente sfiorandola, Gesù fece diventare gigante, al punto da ricoprire tutto il terreno. Successivamente poi, l’apostolo Pietro decise di imprigionare proprio nel masso, la guardia che schiaffeggiò Gesù al Sinedrio, che fu a sua volta condannata a schiaffeggiare le pareti della roccia; tanto che chiunque passi di lì ancora oggi, si dice possa udire in modo chiaro, i suoi lamenti e le sue grida.

Luoghi misteriosi e leggende in Calabria assolutamente affascinanti, da scoprire andando alla scoperta del meraviglioso territorio della regione, tuffandosi nelle antiche storie, tramandate ad oggi, di padre in figlio!