Capo Vaticano e l’ oracolo “Manto”, sulla meravigliosa Costa degli Dei

Affacciato sul Mar Tirreno nella provincia di Vibo Valentia, sulla meravigliosa Costa degli Dei, Capo Vaticano con l’oracolo “Manto” è un promontorio a dir poco magico, il cui incanto si evince già dal nome, che dal latino “Vaticinium” significa “oracolo”, “responso”, dove secondo la leggenda, in una grotta sul promontorio, abitava una profetessa di nome Manto.

E proprio a lei si sarebbero rivolti i naviganti prima di arrischiarsi tra i tremendi vortici di Cariddi e tra le fauci di Scilla, offrendole doni in cambio di una sua profezia, sulla navigazione che li attendeva. Ma non solo, perché anche lo stesso Ulisse, dopo essere riuscito a fuggire da Scilla e da Cariddi, pare si sarebbe fermato proprio qui, per chiedere un responso a Manto, sul futuro che lo attendeva.

Una leggenda ed antiche origini, ricordate anche dallo scoglio che sta davanti al Capo, e porta il nome di Mantineo, che tradotto dal greco “Manteuo”, significa ” dare responsi”, “predire”.

Un promontorio sotto cui si distendono spiagge di fine sabbia bianca, lambite da acqua cristallina, come Torre Ruffa, teatro di una triste e leggendaria vicenda, secondo la quale, rapita dai Saraceni, la bellissima e fedele vedova Donna Canfora, si sarebbe piuttosto buttata in mare dalla loro nave, dichiarando ad alta voce: “Le donne di questa terra, preferiscono la morte anziché il disonore!”. Un sacrificio, per onorare il quale, il mare cambia colore ad ogni ora, ed assume tutte le sfumature del velo azzurro, portato in capo dalla donna, mentre l’eco delle onde contro la battigia, rievoca lo struggente lamento con cui Donna Canfora saluta ancora oggi, tutte le notti, la sua amatissima terra.

Ma le leggende che ruotano attorno a questo celebre promontorio calabro non sono finite qui, perché c’è un’altra leggenda, che vede un manoscritto del 1736, attribuire a Capo Vaticano tutta un’altra origine, per cui Scipione l’Africano, che proprio sul tratto di costa attorno a Capo Vaticano, un malaugurato giorno incontrò e sconfisse il famoso Grancane. E proprio nel momento decisivo del duello, nell’ucciderlo, pare che Scipione l’Africano si lanciò sopra di lui gridando a gran voce “Abbatte Cane!”, da qui il nome “Batticane”, e quindi “Batticano”.

Una delle coste oggi più incantevoli della Calabria, quella di Capo Vaticano, incastonata tra un mare azzurro e ripide rocce, a strapiombo sul mare, decantata con parole piene d’amore dal veneto Giuseppe Berto, che proprio qui scelse di dimorare e definì il litorale con il nome di “Costabella”, favorendo in tal modo lo sviluppo turistico della zona. E proprio la bellezza naturale del luogo, in connubio perfetto tra asprezza e dolcezza, si mischia sapientemente alle numerose ed affascinanti storie e leggende di un tempo, conferendo una certa sacralità a questo litorale della Calabria, che oggi è stato ribattezzato non a caso, con il nome di “Costa degli Dei”.

Un tempo un luogo assai arido e selvaggio, oggi infatti la Costa degli Dei si presenta come un giardino incantevole, affacciato su un meraviglioso mare, che rappresenta uno degli itinerari più ambiti della regione, oltre che per il mare, per il paesaggio e per il panorama, che si può ammirare fino alle isole Eolie. Un meraviglioso litorale calabro, preziosa testimonianza dell’aura storico-leggendaria che aleggia intorno alla regione, che offre altresì al turista fiorenti impianti turistici e balneari, in grado di soddisfare le più svariate esigenze: provare per credere!

Insomma, se per la prossima estate volete vivere una vacanza tra sole, sabbia, mare e leggende affascinanti, Capo Vaticano con l’oracolo “Manto”, sulla meravigliosa Costa degli Dei, è decisamente il luogo giusto: buona estate!