Quali sono i balli folkloristici italiani

Balli folkloristici e danze tipiche popolari

Da nord a sud la Penisola italiana è ricca di storia e di cultura alla quale appartengono anche una serie di balli folkloristici italiani. Nel nord est dell’Italia è nata la danza furlana, che può essere un ballo di coppia, oppure di gruppo. Di origine piemontese è la Manfrina, che prevede determinati momenti coreografici e si è poi diffusa in tutta l’Italia centro-settentrionali.

La categoria più importante è rappresentata dai cosiddetti “Balli sul tamburo”, diffusisi principalmente nel meridione (e con alcune varianti anche in Lazio e in Umbria). A dare il nome a questa categoria di balli è proprio l’utilizzo di un unico strumento a percussione: solitamente, il tamburo a cornice.

Tra questo genere di balli troviamo le pizziche (principalmente in Puglia e in Basilicata) e le tammurriate (in Campania) e le tarantelle, tra le quali c’è anche la tarantella calabrese. Questo ballo viene anche chiamato tirantella, raramente taranteja o, anticamente, “u sonu”.

La pizzica pugliese

Il nome tarantella deriva dal ragno, la tarantola. Si credeva che questo animale pizzicasse le donne, che erano preda di grandi spasmi, che potevano assomigliare a un ballo. La pizzica quindi, così come la tarantella, avevo lo scopo di esorcizzare tale rischio. Co tutta probabilità però di trattava di attacchi di epilessia.

Questa credenza si è ormai persa da tempo, ma la pizzica è rimasta e si è tramandata come “ballo di gruppo”; insomma è apprezzata per la sua capacità aggregativa. Ha avuto nel tempo anche un significato di corteggiamento, quando la dama dava il proprio fazzoletto all’uomo come gesto di sfida nella danza. Oggi è molto usata nelle feste popolari e anche nei matrimoni, proprio con lo scopo di unire tutti i convitati a partecipare alla festa.

La tarantella napoletana

A differenza della pizzica, la tarantella napoletana è un ballo di coppia di tipo etnico, con tutta una serie di simboli e caratteristiche proprie. Nella tamurria per esempio si indossano tipici costumi bianchi e rossi, e si accompagna la danza con nacchere. Per quanto riguarda le origini, più che essere legate alle convulsioni dell’ipotetico morso di ragno, sembra che questa danza affondi le proprie origini nel culto del dio Dioniso, con un forte carattere erotico.

La tarantella calabrese

La tarantella calabrese, come già approfondito in questo articolo, è molto diversa sia dalla tarantella napoletana (originata nel 18° secolo) che dalla danza latina medievale, poiché è probabile che le sue origini siano derivate da antiche danze greche. Non possiamo quindi nemmeno paragonare le ballate calabresi al tarantismo (cioè tutte quelle danze che imitano tutti quei movimenti “convulsi” che si verificano dopo il morso di una tarantola).