Ponte sullo Stretto, come potrebbe cambiare il viaggio verso la Sicilia

Il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta un’opera di enorme impatto e dimensione di cui si parla ampiamente da molto tempo. E’ una infrastruttura che consentirebbe l’attraversamento dello Stretto di Messina tramite autostrada e ferrovia, costituendo uno stabile collegamento dell’isola siciliana con la Calabria.

La sua realizzazione costerebbe al principio almeno 3,9 miliardi di euro e i lavori avrebbero una durata complessiva di circa dieci anni. Più volte il Ponte è stato soggetto di dibattiti collegati ai costi e all’utilità; c’è chi lo vede come una opportunità per spostarsi autonomamente con la propria auto senza restare legato ai traghetti, e chi considera che l’impatto sia eccessivo per un collegamento che creerebbe comunque molto traffico.

E’ comunque vero che il Ponte andrebbe a ridurre considerevolmente le tempistiche attuali di percorrenza rispetto ai traghetti, offrendo la soluzione alternativa per tutti coloro che preferiscono utilizzare l’auto per potersi spostare verso il territorio siciliano.

Il progetto e l’importanza del Ponte sullo Stretto

Il Ponte andrebbe ad avvicinare metaforicamente la Sicilia all’Italia e all’Europa, rispondendo così in maniera efficace alla chiara esigenza di dover rendere molto più rapidi i collegamenti da e per l’isola, rispetto a quelli attuali basati sul servizio di traghetti per Messina, molti dei quali sono gestiti dalla società Caronte. Nata dal 2003 dalla fusione di due storiche società, la Caronte gestisce traghetti che partono molte volte al giorno, anche a cadenza oraria, e che affrontano la traversata in poco più di 20 minuti.

Certo è che il ponte si attraversa in tempi molto più rapidi, al netto di traffico ed eventuali incidenti.

Nel progetto attinente la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina rientra una rete di ben 40 chilometri di collegamenti sia stradali che ferroviari su entrambi i versanti. Un programma che, se reso reale, potrebbe portare valore aggiunto ai territori e allo sviluppo dal punto di vista economico, non solo della Sicilia ma pure della Calabria.

Chi sostiene tale opera afferma che la sicurezza dei lavori possa ritenersi fattibile, attenendosi ai tanti studi di tipo ingegneristico nonché di genere ambientale, che sono stati fatti nel corso degli anni. Al contrario chi è sfavorevole, segnala costi di realizzazione eccessivi se paragonati ai vantaggi dovuti da questa costruzione.

La situazione attuale sulla realizzazione del Ponte

Del progetto per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina se ne sta discutendo proprio in questi giorni, col proposito di stringere i tempi riguardanti il cantiere del Ponte. Tra l’altro la Sicilia e la Calabria avevano già provveduto a sottoscrivere il progetto preliminare nel 2003.

Un avvio dei lavori consentirebbe, una volta terminati, l’attraversamento di ben sei milioni di veicoli ogni anno, oltre che di 60 mila treni. Un quantitativo certamente superiore, se paragonato a quello attuale che è molto condizionato dalle tempistiche di attesa per il collegamento via traghetti.

In più considerate che la costruzione della rete ferroviaria fra le due sponde dello Stretto, comporterebbe un importante impatto sulla rete locale, utile per collegare le zone portuali di Messina, Palermo e Catania. Un tipo di sistema infrastrutturale che potrebbe far diventare la Sicilia il più grande porto appartenente al Mediterraneo.