La Calabria è una delle prime 20 mete più desiderabili al mondo

O, almeno, lo è per AirBnb, il noto portale che consente di mettere in contatto persone che offrono e domandano alloggio. La società statunitense, leader nel proprio settore di riferimento, ha infatti individuato il territorio calabrese al 17mo posto tra le mete più gettonate di tutto il Pianeta, all’interno di un mercato che vede località ben più note e frequentate, come la spagnola Ibiza o la francese Parigi.

Stando ad AirBnb, il merito di questa affermazione del territorio calabrese sembra essere principalmente inducibile alle straordinarie bellezze paesaggistiche, unitamente ai borghi che traspirano cultura millenaria, ottimi percorsi enogastronomici e diffuse bellezze architettoniche. Un mix evidentemente vincente, che ha permesso alla Calabria di poter celebrare anche un altro dato di evidenza non trascurabile: negli ultimi 12 anni l’afflusso dei turisti è cresciuto del 30%.

Tutto bene, dunque? Non proprio. Perché se è vero che la Calabria ottiene importanti apprezzamenti, è anche vero che questo territorio pecca di infrastrutture turistiche e di collegamenti efficienti. Tanto che, a fronte di un dato impressionante in termini positivi (per AirBnb è stato rilevato un incremento del 100% nella wish list, ovvero di coloro che vorrebbero scegliere la Calabria come meta delle proprie vacanze), c’è anche un dato impressionante in termini negativi: solamente il 2,1% dei viaggiatori che giungono sullo stivale finisce in tale regione, evidentemente distratti dalle difficoltà di collegamento e di ricezione.

Insomma, da una parte ci sono potenzialità enormi, dall’altra parte ci sono carenze altrettanto ampie. Quanto basta, forse, per indurre a un maggiore sforzo in termini di efficientamento delle risorse oggi disponibili sul territorio calabrese, e per poter rendere pienamente produttivo un settore – quello turistico – che attende solo di essere sfruttato in tutti i suoi aspetti di prestigio.